tag:blogger.com,1999:blog-38186646210669273062024-02-07T03:47:43.300+01:00Damnatio Memoriae, la Pattumiera della StoriaLa Pattumeria della Storia rovesciata sulla porta di casa:
è apparecchiato, si razzola!
e senonsirazzola, nonsirazzoleràdementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.comBlogger42125tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-24317327791417519172020-11-01T16:04:00.002+01:002020-11-01T16:04:28.042+01:00a Roma! -- di Paola De Luca<p>È un testo quasi privato, quello che segue. Non era destinato al colto pubblico, ma alla sola inclita guarnigione, che ne aveva fatto gentile richiesta. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJ1YFL7pZ8iluqWH-AXNrLTUluJofu2tGcN59u_wsIl6tW1IqEOnehV4JDRFhOc8WZ29vW9udkhJZd1vghpV9qHZRW_oV6j2vmeXLL25U33yzSGOmDFTgrKDXTmPG2syxOJ_kcJdkezNL/s700/paolaDL.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="659" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJ1YFL7pZ8iluqWH-AXNrLTUluJofu2tGcN59u_wsIl6tW1IqEOnehV4JDRFhOc8WZ29vW9udkhJZd1vghpV9qHZRW_oV6j2vmeXLL25U33yzSGOmDFTgrKDXTmPG2syxOJ_kcJdkezNL/s320/paolaDL.jpg"></a></div><br>"Davvero torni a casa? Me lo devi raccontare perbene" <br>"Farò un diarietto. Promesso."<p></p><p>Era il 2010, e dopo 30 anni di esilio Paola De Luca poteva 'rientrare' in Italia. Tornare a casa, rientrare nel paese, sono modi di dire, immaginarî, supposizioni, da trent'anni la casa è altrove, non è un ritorno, non si ricomincia da 'dove eravamo rimasti?'.<br>Il rito di passaggio dell'uscita dal carcere è conosciuto, e si può capire che molti possa significare tirar giù la saracinesca sulla galera che ci si lascia alle spalle. <br>Ma quello dall'esilio? L'esilio non esiste, nessuno lo decreta, perché è una pena equiparata alla pena di morte. E l'esilio da un regime democratico, esiste ancora meno, perché è innominabile. I fuggitivi sono criminali comuni, delinquenti ricercati, dicono: anche se la stessa identica cosa la proclamano i regimi autoritari, teocratici, tirannici o dittatoriali. <span></span></p><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2020/11/a-roma-di-paola-de-luca.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-8153515027078057492020-10-29T20:46:00.000+01:002020-10-29T20:46:46.691+01:00Piantiamo rose per Paola<p> Delle rose, sì, da piantare per lei quando muore: è questo che sarebbe piaciuto a Paola.</p><p>Il clip qui sotto è estratto dal film <a href="https://www.torinofilmfest.org/it/18-torino-film-festival/film/a-mezza-altezza/307/" target="_blank"><i>A mezza altezza</i></a> di Menotti Bucco, uscito nel 2000, la scena qui è il Père Lachaise a Parigi.<br></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/6a27RPsp2R8" width="320" youtube-src-id="6a27RPsp2R8"></iframe></div><p></p><p>(cut!! che in fine già attacca il fisaboarding di Scalzone) Ora mano a zappette e terriccio! E se non ora, quando pianterete delle rose, dedicatele a Paola DeLuca.</p><p>Il documentario, semisconosciuto e probabilmente dimenticato da chi lo conosceva, mostra un po' della vita di cinque italiani in esilio: Luigi Rosati, Cesare Battisti, Oreste Scalzone, Paolo Persichetti e appunto Paola DeLuca. Qui altri quattro estratti per ricordare Paola:<span></span></p><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2020/10/piantiamo-rose-per-paola.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-23870902174833594782020-10-25T13:52:00.000+01:002020-10-25T13:52:02.284+01:00SOTTO FALSO NOME -- di Paola DeLuca<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEypY78dFs6Yy323qqrbQI7R4PZwFXFYQ1IDLhbR0ym04hTwK7gvGd3wrNEb1xXBGq322RxkxzfGEIPPWm-TODEX3JzrLqsEAyMPqHwVbmydUVKTMODaOLmgaKbk9V4f1jhyphenhyphenYKqLKf5ZtC/s436/paola.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="436" data-original-width="336" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEypY78dFs6Yy323qqrbQI7R4PZwFXFYQ1IDLhbR0ym04hTwK7gvGd3wrNEb1xXBGq322RxkxzfGEIPPWm-TODEX3JzrLqsEAyMPqHwVbmydUVKTMODaOLmgaKbk9V4f1jhyphenhyphenYKqLKf5ZtC/s320/paola.jpeg"></a></div>Da un messaggio del 2009: "Ciao. Questa l'avevo sc/critt in francios, poi F.F. la leggio' e l'ha fata radurr da una sua amichett, a mi non mi ha piaciat la traduc (noblesss obblidg) e l'ho rifatt.<br>Ma è mellio in francios.<br>Vabbé te la mand.<br>Baciott,<br>zia"<br>E questo è il testo:<p></p><p><br></p><p><br></p><p>SOTTO FALSO NOME<br><br>Mi ascolti.<br>Quel nome l’ho portato per vent’anni. All’inizio, in Africa, mi venivano i brividi ogni volta che qualcuno mi chiamava.<br>“Marcella!” Non sopportavo il suono di quel nome.<br>Giulio mi aveva domandato se avrei potuto accettarne un altro.<br>Mi ricordo, stavamo a colazione, pessimo caffè nelle tazze e sole già opprimente, l’albero delle papaye di fronte a casa esibiva le mammelle verdi e oscene e ogni cosa mi sembrava ostile, non un rumore o un odore m’erano familiari. Ero in sovrimpressione sul paesaggio.<br>Un altro nome?<br><br>Ci ho pensato per un po’ e non ho mai trovato una risposta.<br>Il fatto è che non avevo scelta.<br>Quando decisi di scappare, un compagno m’aveva scovato il passaporto “è une simpatizzante del movimento, è d’accordo, la dichiarazione di furto la farà tra sei mesi, così starai tranquilla alle frontiere”<br>Figurarsi. Un doganiere in Niger aveva studiato a lungo la foto, incollata di fresco, con un timbro fatto a casa che bisognava scaldarlo per dargli un po’ di rilievo, me lo piazzavo sotto il culo durante le traversate dei paesi, mi ricordo ancora del contatto, non era sgradevole.<br><br>“Lei ha ventidue anni?” M’aveva chiesto, il doganiere, scrutandomi attentamente. Ne avevo dieci di più, invece, con qualche capello bianco già apparso sulle tempie. Ma bisognava recitare la parte e io la recitai, mostrai un po’ il seno, mi sentii miserabile.<br>“Sembra più vecchia”, mi mollò quello, sereno, e mi lasciò passare.<span></span></p><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2020/10/sotto-falso-nome-di-paola-deluca.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-84171172840805121762020-08-26T11:20:00.001+02:002020-08-26T11:20:56.986+02:00Bologna, la pista palestinese fa tappa in Bolivia?<p>In un <a href="https://www.ildubbio.news/2020/08/06/strage-di-bologna-bolivia-un-faccendiere-mi-parlo-di-una-missione-italia-ad-agosto/?fbclid=IwAR0fUb6wSFdNqRDmh8zMFan_fDDbS2zILBgsdqnQE9QAQ-VTREOk5N3H5Ug" target="_blank">articolo del’8 agosto 2020</a>, il quotidiano Il Dubbio presenta quella che definisce ‘una testimonianza’ di Giovanni Arcuri. <br>Il pezzo non ha suscitato interesse, malgrado -o forse proprio perché- affermasse cose sorprendenti: per dirne una, che il gruppo di Carlos (Ilich Ramirez Sanchez, terrorista venezuelano all’ergastolo in Francia) avesse rapporti con i neonazisti. Il sogno democristiano degli opposti estremismi che si toccano, infine confermato?<br>Qui proponiamo un fact-checking dell’articolo, che dovreste leggere prima, e qualche considerazione che ne deriva.<br><br>I<b>l ‘testimone’</b><br>Nell’introduzione, l’autore ricorda che per la strage di Bologna ci sono quattro condanne di membri dei NAR (gruppo neofascista italiano della seconda metà degli anni ’70), che però hanno avuto il sostegno di ‘diversi intellettuali di sinistra’ che ne mettono in dubbio la colpevolezza.<br>Di seguito, ricorda che per la strage di Bologna “non mancano indizi verso la pista palestinese. In esclusiva diamo spazio a una testimonianza che potrebbe corroborare quest’ipotesi” e introduce il testimone. <br>Giovanni Arcuri è romano, è stato ‘diversi anni’ in carcere, pena finita nel 2016, conosciuto come attore in un film premiato dei fratelli Taviani, e autore di libri scritti in galera. “Oggi è libero, anche se si è ritrovato nel 2016 accusato nuovamente di traffico di stupefacenti.” Insomma recidivo poco dopo essere scarcerato, ma egli precisa di essere stato assolto in primo grado, “mi hanno solo mantenuto il delitto tentato”, che tradotto significa che il traffico di droga era stato fermato prima che avvenisse. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjndN5rPi7j0TCItL602MxiXpku-UtWm0BNz8SX6HzvQXYrX9CtBVOcu1bZg4UliEJQJI91g6Uk9DMcvYhsFGf-oxOOjWlneruugmiY4jLvh_kDbs1vKgnd-LQv0fMffBZmevLDHS9g3T4-/s900/05-Fiebelkorn-SS-uniform.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjndN5rPi7j0TCItL602MxiXpku-UtWm0BNz8SX6HzvQXYrX9CtBVOcu1bZg4UliEJQJI91g6Uk9DMcvYhsFGf-oxOOjWlneruugmiY4jLvh_kDbs1vKgnd-LQv0fMffBZmevLDHS9g3T4-/w267-h400/05-Fiebelkorn-SS-uniform.jpg" width="267"></a></div><br>Ma, dice il giornalista “Va ribadito che parliamo di un passato che non appartiene più a Giovanni Arcuri.” Senz’altro vale la presunzione di innocenza anche per lui, un po’ meno le garanzie del giornalista. Che aveva appena ricordato che l’Arcuri “ebbe un ruolo nell’operazione Watch Tower, opera della Cia inerente al traffico di armi e stupefacenti, il cui scopo era quello di finanziare progetti della lotta anticomunista nei paesi dell’America Latina.” <span></span><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2020/08/bologna-la-pista-palestinese-fa-tappa.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-90779571186483441042018-04-29T22:52:00.000+02:002018-05-07T17:59:18.910+02:00Sull'uso politico della vittima<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl91bWtmiRoYAdcI5nzwDvPMvMTtFBRAjjTKn3pHTDYRVIsnzKLWWdF-9bS08pflkegjhKlCFnnt6u_1La_B_ahh4kTTJ90AHygZawp_azT4qcMwZC03sBTpZ-srwtKhDDiADCpcaFjw9y/s1600/girolimoni.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="169" data-original-width="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl91bWtmiRoYAdcI5nzwDvPMvMTtFBRAjjTKn3pHTDYRVIsnzKLWWdF-9bS08pflkegjhKlCFnnt6u_1La_B_ahh4kTTJ90AHygZawp_azT4qcMwZC03sBTpZ-srwtKhDDiADCpcaFjw9y/s1600/girolimoni.jpg"></a><b>Nefasti della memoria</b><br>
I «fasti del quarantennale», cioè le celebrazioni in ricordo del sequestro di Aldo Moro nel 1978, hanno mostrato il carattere nefasto delle ricostruzioni memorialistiche,
che, proprio poiché capaci di bypassare il tempo trascorso e le
ricostruzioni storiche, anziché sollevare interrogativi provocano ed
alimentano sentimenti. <br>
Interamente nelle mani di politici e giornalisti, nell'assordante silenzio degli storici e nell'assenza integrale degli ex-brigatisti, il discorso pubblico, incentrato sulle vittime del terrorismo, ha raggiunto rapidamente toni da campagna d'odio. Giornalisti di fama si sono lasciati andare ad insulti, scrivendo di voler sputare addosso agli ex-brigatisti, e scatenando così i tanti giustizieri dell'internet, sdoganati nella rincorsa a chi propone le peggiori umiliazioni e punizioni. Perché sembra che quei fatti siano appena avvenuti, ieri o l'altroieri, e l'emergenza sia in corso. <br>
Davanti ad immagini di cadaveri e di sangue, basta gridare quello è l'assassino e non importa più che in quattro decenni il paese sia cambiato, la storia abbia fatto il suo corso, e che gli autori condannati abbiano fatto in tempo a scontare le massime condanne nelle peggiori condizioni possibili.<br>
Tra le rarissime voci critiche, spicca per importanza l'articolo di Ilenia Rossini, dedicato a <a href="http://storieinmovimento.org/2018/03/24/paragidma-vittimario-balzerani-2018/" target="_blank">'L’indicibilità della critica della vittima'</a>: lo prendiamo come punto di partenza per quanto segue, un contributo al dibattito nato inizialmente come commento. <br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2018/04/sulluso-politico-della-vittima.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-72016686579546914812017-10-02T14:32:00.000+02:002018-05-07T17:59:47.444+02:00La falsa vittima di via Fani<b>Un testimone per tutti i misteri</b><br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAPhq8oOmBmU0PjrtWBdKZhrasGp0UqhJNlAsDiyGZY9wWYWIomdqKxFoEV5kDlPdTUNZV1igSnDSV3q-hxuXVV6SzxcjJOscqpvqfCCqigHQhnyxygwXMRNyrPnl82I5HXoNAVT6Mx_Ko/s1600/1+viaFani-sinistra-basso5.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="539" data-original-width="802" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAPhq8oOmBmU0PjrtWBdKZhrasGp0UqhJNlAsDiyGZY9wWYWIomdqKxFoEV5kDlPdTUNZV1igSnDSV3q-hxuXVV6SzxcjJOscqpvqfCCqigHQhnyxygwXMRNyrPnl82I5HXoNAVT6Mx_Ko/s320/1+viaFani-sinistra-basso5.jpg" width="320"></a>Alessandro Marini (nato nel 1942, professione dichiarata ingegnere) ha avuto un po’ più dei proverbiali “15 minuti di celebrità”: è dal 16 marzo 1978 che viene sistematicamente riproposto come IL testimone del sequestro di Aldo Moro. Era sul posto, e da allora racconta che due brigatisti su una moto Honda blu gli spararono una raffica di mitra, che colpì il suo motorino ma non lui. Tutti i brigatisti processati per quei fatti sono stati condannati per tentato omicidio nei suoi confronti. Nessuno tra i numerosissimi inquirenti (polizia, carabinieri, <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiXWZNOYNad1UvHLJ3u1iToNsYyvirG_9f1VjczbtIGUIuRkpHhmeIYUvfC99tg61xllNJxg2P8jQV_h45j7iUX_wEqiy5Bwa2XiwMselopykUFtvxnnawLJnEh0G9ErEjJmLZ3kuMDZAh/s1600/1+ViaFani-sinistra-basso1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1103" data-original-width="1600" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiXWZNOYNad1UvHLJ3u1iToNsYyvirG_9f1VjczbtIGUIuRkpHhmeIYUvfC99tg61xllNJxg2P8jQV_h45j7iUX_wEqiy5Bwa2XiwMselopykUFtvxnnawLJnEh0G9ErEjJmLZ3kuMDZAh/s320/1+ViaFani-sinistra-basso1.jpg" width="320"></a>magistrati, giornalisti, ricercatori, detectives dilettanti, ecc.) si è mai preoccuppato di controllare il punto di partenza delle sue dichiarazioni: cioè il fatto che egli fosse sul posto in motorino, il cui parabrezza diceva colpito e rotto dalla raffica, o almeno da un proiettile di questa, partito dalla moto Honda.<br>
<br>
L’analisi che è proposta qui si basa su fotografie di dominio pubblico e di larghissima diffusione, e si concentra sulla posizione del motorino e sul quella dichiarata da Alessandro Marini, ed è seguita dall'ipotesi che egli fosse in un punto diverso.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2017/10/la-falsa-vittima-di-via-fani.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-16062553624221158702016-08-22T15:59:00.001+02:002018-05-07T18:01:22.081+02:00Come t'intervisto il brigatista<div style="text-align: justify;">
<b>Un nuovo mistero nel caso Moro</b></div>
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Il caso Moro è divenuto ormai quasi per antonomasia un coacervo di 'misteri'. Malgrado i numerosi processi, che hanno condannato tutti i responsabili delle Brigate Rosse a decine di ergastoli, viene sistematicamente presentato come un 'cold case', un caso irrisolto e sul quale va indagato. </div>
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I misteri vengono enumerati dagli 'esperti', che, a piacere, ne possono scegliere ed esporre pubblicamente uno secondo le necessità del momento.</div>
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Gli esperti sono un insieme di professionisti che, nel corso dei quasi quattro decenni trascorsi dal fatto, si sono profilati come conoscitori del caso, per averne scritto e discusso pubblicamente. Sono magistrati in funzione o in pensione, giornalisti, politici di ogni tendenza che hanno partecipato a Commissioni d'inchiesta o ancora 'consulenti'.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sotto questa élite, che sul caso ha sviluppato una piccola industria, si trovano gli aspiranti esperti, tra cui spiccano una frazione di vecchi pentiti e dissociati brigatisti -Franceschini, Etro, Morucci, Faranda- che pur vantando conoscenze dirette, possono essere messi a tacere quando dicono cose non conformi al mantenere vivo il mistero del momento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Del momento, perché il sistema si auto-riproduce; a turno si spara una 'rivelazione' sul caso, un articolo accompagnato da lanci di agenzia cui seguono i commenti dei politici. Di fatto però, quando non si tratta di vere e proprie bufale, si tratta di ri-rivelazioni, affermazioni note e fatte anni addietro, spesso più volte, ciclicamente, che sono riproposte come nuove ed amputate degli elementi che in epoche passate le avevano chiarite o contraddette. Un tale vecchiume che neppure più l'autorità giudiziaria italiana, nota per aprire inchieste con la massima facilità, prende in considerazione.<br>
</div><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2016/08/come-tintervisto-il-brigatista.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-9585997507853706452013-05-05T14:28:00.000+02:002013-05-09T10:39:33.807+02:00Passaporto 11333<b>Otto anni nella CIA</b><br>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCgFDpivsLFnv2kB-cHWCCxBvwbHHxL8-hDvPBnYgjT9FyvKPZ0Dk_HRWecUHuiFVCCW99jjYZpVJ1mHaVkJaOYxZJ0SaLjzOyMp2S5TK7Jkt8kOsAQIOVKk5GFNltfzVHBXUzRbKSWDWM/s1600/vhacust+11333+cover+2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCgFDpivsLFnv2kB-cHWCCxBvwbHHxL8-hDvPBnYgjT9FyvKPZ0Dk_HRWecUHuiFVCCW99jjYZpVJ1mHaVkJaOYxZJ0SaLjzOyMp2S5TK7Jkt8kOsAQIOVKk5GFNltfzVHBXUzRbKSWDWM/s200/vhacust+11333+cover+2.jpg" width="121"></a>Era intestato a Manuel Aurelio Antonio Hevia Cosculluela, il titolo di viaggio numero 11333, rilasciato dal Ministero degli esteri uruguayano nel 1970. <br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1t3uOs8PrvP0OMMEHxuaJEjuM3rW6YikJiW5ELQOnx3h0nspF-8jPrvJmQJyNIrLRPdkN0B6ZQYONcsp_9o2ulg297MxiVIvtI9B2noIqG7jP4uGRor8fBFxZxbz8dBGHSWAVKcKroKue/s1600/11333+cover+1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1t3uOs8PrvP0OMMEHxuaJEjuM3rW6YikJiW5ELQOnx3h0nspF-8jPrvJmQJyNIrLRPdkN0B6ZQYONcsp_9o2ulg297MxiVIvtI9B2noIqG7jP4uGRor8fBFxZxbz8dBGHSWAVKcKroKue/s200/11333+cover+1.jpg" width="126"></a>Il nome del titolare era vero, lui però era cubano. Con una particolarità: lavorava per il servizio segreto statunitense. Era la CIA che l'aveva inviato in missione in Uruguay, dove, nascosto da una attività di copertura, collaborava con le autorità politiche, militari e di polizia. Per questo gli avevano dato il passaporto.<br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRoiIm9g8I6ROZVmWY1SQ9AdUktUP2n8kBgM4rtjC8W0WCF5PuRT0sxZxKgxo8SV08TLyvWo8f1w5MX_LLl0XfhDF3sr47FW3_-hOHMtaK6EJrs-xtyJdu4xjep6y7aaknxnRupyFsN5Uk/s1600/11333+cover+3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRoiIm9g8I6ROZVmWY1SQ9AdUktUP2n8kBgM4rtjC8W0WCF5PuRT0sxZxKgxo8SV08TLyvWo8f1w5MX_LLl0XfhDF3sr47FW3_-hOHMtaK6EJrs-xtyJdu4xjep6y7aaknxnRupyFsN5Uk/s200/11333+cover+3.jpg" width="142"></a>La seconda particolarità, ignorata però da nordamericani ed uruguaiani, era che il cubano agiva come un convinto agente del suo paese. Nella Cuba degli anni '60, fresca di rivoluzione e letteralmente assediata dagli Stati Uniti per i quali l'isola 'comunista' a poche miglia dalle <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWIC3L2_pjy_VLKpEkg-6tIqCVhXYU6Vt_wcQnvGFFP-HVi2OJgdCgmHKXrodPagas1ipBSCxJiaLHqqZ1Zlv3Fhsv8eHlpUSiUTj6q5KEtjNWycYkzmG0xoD17mriIUhZQ71KNrosf5Lm/s1600/11333+cover+4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWIC3L2_pjy_VLKpEkg-6tIqCVhXYU6Vt_wcQnvGFFP-HVi2OJgdCgmHKXrodPagas1ipBSCxJiaLHqqZ1Zlv3Fhsv8eHlpUSiUTj6q5KEtjNWycYkzmG0xoD17mriIUhZQ71KNrosf5Lm/s200/11333+cover+4.jpg" width="119"></a>proprie coste era (ed è ancora!) un insopportabile dito nell'occhio, si era lasciato reclutare dai nordamericani.<br>
'<i>Pasaporte 11333 - Ocho años en la CIA</i>' è così divenuto il titolo del libro di memorie col quale lo stesso Hevia Cosculluela narrò in prima persona, una volta ritiratosi sull'isola, la sua esperienza di doppia infiltrazione in Uruguay. <br>
Il libro fu pubblicato nel 1978 a Cuba, dalla Editorial de Ciencias Sociales, La Habana, ed ebbe alcune riedizioni negli anni 80 in Messico ed in Uruguay. Le sole traduzioni conosciute erano destinate al pubblico dei paesi del blocco socialista: in tedesco, pubblicata nella Germania dell'Est (RDT) dalle Edizioni militari (Militärverlag), in russo ed in slovacco.<br>
Un testo quasi irreperibile, che la Pattumiera della storia, dopo lunghe ricerche tra antiquari austro-argentini, si pregia di offrirvi.<br>
Non lo troverete altro che qui:<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2013/05/passaporto-11333.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-29775680663953213812012-01-27T12:22:00.000+01:002012-01-27T13:33:27.777+01:00Christa e Sonja e Mumia e Marco<br>
<b>Un messaggio di Christa Eckes</b><br>
L'incarcerazione 'educativa' di Christa Eckes, ex militante della Rote Armee Fraktion (RAF) e gravemente malata di cancro, per costringerla a testimoniare in un processo per fatti degli anni '70, è stata revocata dal Tribunale federale tedesco. <br>
Si tratta di una decisione che, sotto il profilo della legalità, è assolutamente ragionevole, tanto che non dovrebbe neppure fare notizia; ma quando si tratta di militanti di sinistra, o ex-tali ma non pentiti, la politica prende il posto della ragione.<br>
Sul caso e sull'arresto coercitivo o Beugehaft s'era riferito <a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/12/no-allincarcerazione-di-christa-eckes.html" target="_blank">qui</a>.<br>
Nella <a href="http://juris.bundesgerichtshof.de/cgi-bin/rechtsprechung/document.py?Gericht=bgh&Art=en&Datum=Aktuell&Sort=12288&nr=58921&linked=pm&Blank=1" target="_blank">decisione del 19 gennaio 2012</a> i magistrati hanno ammesso che una persona in chemioterapia non può essere semplicemente sbattuta in cella, poiché "la verità non può essere ricercata a qualsiasi costo, non dunque, nel caso, a costo della seria messa in pericolo della vita di una testimone gravemente malata".<br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRhs0XjGrKTpROqRirZgVmuO2Pamqco-RT04BlDEmUBpHx5RClat5RAgNomfrgikkB_7KBV2f1CfdSiqVho0upp35GncyMsk5mwWFPpnqxrBG_qduyFNVjrms-4Bgtl2gA2g4glrT2AnxM/s1600/kundgebung14.1.12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRhs0XjGrKTpROqRirZgVmuO2Pamqco-RT04BlDEmUBpHx5RClat5RAgNomfrgikkB_7KBV2f1CfdSiqVho0upp35GncyMsk5mwWFPpnqxrBG_qduyFNVjrms-4Bgtl2gA2g4glrT2AnxM/s400/kundgebung14.1.12.jpg" width="400"></a>La verità in questione, sia chiaro, è quella giudiziaria: su dettagli del caso Buback (1977), sul quale la stessa Christa all'epoca non poteva sapere proprio nulla, essendo già in galera da anni.<br>
Insomma sono stati ridotti alla ragione, ma pure per questo s'è dovuto battagliare.<br>
(Nella foto, la manifestazione del 14 gennaio a Karlsruhe, sede del Bundesgerichtshof, o BGH, tribunale federale).<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2012/01/christa-e-sonja-e-mumia-e-marco.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-64114216797483319822012-01-04T22:03:00.002+01:002012-01-04T22:08:07.867+01:00Squatters, Maya e Sans-papiers<b>Memoria del futuro</b><br>
Cinque anni fa, il collettivo di squatters di <a href="http://labiu.ch/home.html" target="_blank">LaBiu</a>, che occupa case vuote a Bienne, nel Giura bernese, <br>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_miQwO-VrElwhJBYhAyojOcAHAjWnIAuZnk0PJUfnKuJPLdVfo8l8Q2LOYj3RET4nXpc1PeK_-_0niEX7jGH972WyZToqlv4BdjbO2EdH6pYJVq9fJgKb9hEFhHbmGXWS1kDOL3uWK7po/s1600/hotsquat+calender+2012+3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_miQwO-VrElwhJBYhAyojOcAHAjWnIAuZnk0PJUfnKuJPLdVfo8l8Q2LOYj3RET4nXpc1PeK_-_0niEX7jGH972WyZToqlv4BdjbO2EdH6pYJVq9fJgKb9hEFhHbmGXWS1kDOL3uWK7po/s400/hotsquat+calender+2012+3.jpg" width="400"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Hotsquat Calendar 2012 - 3</td></tr>
</tbody></table>
ha cominciato a produrre un calendario, come quelli che ormai se ne fanno a decinaia nel mondo, e che si vogliono 'sexy', chiamato 'Hotsquat'.<br>
<br>
Per il 2010 ne uscì un altro, sempre con fotografie di qualità e ispirato a dipinti celebri, mentre il filo conduttore di quello del 2011 erano le fiabe. <br>
<br>
Il calendario 2012 è stato realizzato in diverse case occupate europee, tra Bruxelles e appunto la Svizzera.<br>
<br>
Ogni collettivo ha proposto tre temi sui quali ha poi lavorato in un altro squat, mettendosi spontaneamente in scena per il fotografo <a href="http://www.antalthoma.ch/" target="_blank">Anthal Thoma</a>. Immagini improvvisate sì, con un bel po' di ketchup, ma anche con una considerevole lavorazione. <br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2012/01/squatters-maya-e-sans-papiers.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-6579823239888108542011-12-14T17:40:00.000+01:002011-12-15T12:58:06.054+01:00No all'incarcerazione di Christa Eckes!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlpF9Y46PLEZ1xWMjZauVWAgpJl50FU2qSzpwSQZ-GQE0Ih_QHZkAYDMsz7VNlFjWrYYenchLnxyc6PW6_NozYay3NCpU2ug6O1QcXHVv29nlLUEsUdYb18nFT8kuY2LdL-yhzkPOCL2t5/s1600/christaeckes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlpF9Y46PLEZ1xWMjZauVWAgpJl50FU2qSzpwSQZ-GQE0Ih_QHZkAYDMsz7VNlFjWrYYenchLnxyc6PW6_NozYay3NCpU2ug6O1QcXHVv29nlLUEsUdYb18nFT8kuY2LdL-yhzkPOCL2t5/s640/christaeckes.jpg" width="580"></a></div>
Il 1. dicembre 2011 la Corte d'appello di Stoccarda (Oberlandsgericht Stuttgart) ha deciso che l'ex militante della Rote Armee Fraktion (RAF) Christa Eckes deve essere imprigionata per 6 mesi poiché si rifiuta di testimoniare.<br>
La 'Beugehaft' è la carcerazione coercitiva prevista dal codice tedesco per costringere un testimone a rivelare quanto di sua conoscenza. Christa è gravemente malata, in cura per leucemia, e questo ordine di carcerazione potrebbe essere la sua condanna a morte.<br>
<br>
Scrive il blog dedicato <a href="http://keinebeugehaft.blogsport.de/" target="_blank">keinebeugehaft</a> :<br>
<div style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgse7ma0_75MqnCmE7YqTrSBHGUO-TN6CWPbOkcPLWv9zXnwhdtA3rwmqoi301yW8CZ_4TWLKvAtr74qe1xQ5jP1I4iknpDoan4mzgHB_6OdQ_rB3uGvKwwDuC99HigD1SlxzAwKnp4DY3r/s1600/rompilacatena.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="25" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgse7ma0_75MqnCmE7YqTrSBHGUO-TN6CWPbOkcPLWv9zXnwhdtA3rwmqoi301yW8CZ_4TWLKvAtr74qe1xQ5jP1I4iknpDoan4mzgHB_6OdQ_rB3uGvKwwDuC99HigD1SlxzAwKnp4DY3r/s400/rompilacatena.gif" width="400"></a></div>
<i>La nostra amica e compagna Christa Eckes deve andare in prigione perché la corte d'appello ha accolto la richiesta della Procura federale.</i><br>
<i>Nell'agosto scorso è stata diagnosticata a Christa una leucemia linfatica acuta, e dall'inizio di settembre viene trattata con chemioterapia e radiazioni nella clinica dove è ricoverata e dove lotta per la propria vita.</i><br>
<i>Una incarcerazione interromperrebbe il trattamento, mettendo in serio pericolo la sua vita. La misura coercitiva che è stata ordinata la mette quindi in rischio coscientemente e cinicamente.</i><br>
<i>Dal 30 settembre 2010 è in corso a Stoccarda un processo di quelli con grande messinscena mediatica, contro Verena Becker, ex militante della RAF.</i><br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/12/no-allincarcerazione-di-christa-eckes.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-8936103200390982912011-10-04T22:38:00.000+02:002011-10-04T22:38:31.443+02:00Esilio, fuga e naufragio<b> </b><br>
<b>Tre guerriglieri in barca</b><br>
Il 30 agosto 2011 il 'Silver Cloud', un veliero di 10 metri, va alla deriva per un'avaria meccanica e si incaglia davanti alla costa venezuelana di Los Roques. <br>
<br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyoXodteebnB85ZErHW0kErbdWrEk8c6O8BxKY1o151p6w6etmx8uLXRlkkr1RyZ4k3F76IqjKAS0JeZI5242lKk3owVAvALKv8SJDyWiMlHIgLWrWEZzCwA2FktntDPG3fme3ylY7SRNh/s1600/3guerriglieriinbarca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyoXodteebnB85ZErHW0kErbdWrEk8c6O8BxKY1o151p6w6etmx8uLXRlkkr1RyZ4k3F76IqjKAS0JeZI5242lKk3owVAvALKv8SJDyWiMlHIgLWrWEZzCwA2FktntDPG3fme3ylY7SRNh/s200/3guerriglieriinbarca.jpg" width="200"></a></div>
Le autorità locali giunte in soccorso, dopo aver scoperto che tre dei naufraghi sono dei baschi, militanti dell'ETA politico-militare (ETA-pm), li arrestano. <br>
<br>
Questa la prima versione dei fatti diffusa dai media; si capirà in seguito che i guardacoste avevano intercettato il Silver Cloud, partito un mese prima da Cuba, e che i servizi di sicurezza spagnoli erano al corrente della fuga. La ministra degli esteri spagnola, Trinidad Jiménez, <a href="http://noticias.eluniversal.com/2011/09/03/espaa-destaca-ayuda-de-cuba-en-detencion-de-etarras-en-el-pais.shtml">sottolineerà la cooperazione tra Madrid e l'Avana</a> nel controllo dei membri dell'ETA a Cuba.<br>
<br>
Perché i tre baschi, Elena Barcena Argüelles, Francisco Javier Pérez Lekue e José Ignacio Etxarte Urbieta, erano in esilio a Cuba, ed avevano deciso di abbandonare l'isola che li ospitava da oltre 20 anni. Isola che due di loro, Elena Barcena e Ignacio Extarte, avevano raggiunto dopo una picaresca fuga per mare cominciata a Capo Verde il 20 giugno 1987 e durata circa quattro mesi, nel corso della quale gliene successero di tutti i colori: andarono sul serio alla deriva, rimasero senza gas per cucinare perché s'eran fatti truffare comprando bombole vuote, rischiarono di essere speronati da una nave passeggeri, rimasero 15 giorni senza cibo, finendo per essere ospedalizzati una volta sbarcati all'Avana. Nell'arcipelago africano (Cabo Verde è nell'Atlantico davanti al Senegal) erano stati deportati due anni prima, e avevano cercato migliori condizioni d'esilio fuggendo quella prima volta per mare verso la patria della rivoluzione caraibica.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/10/esilio-fuga-e-naufragio.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-39145021998573386852011-09-07T23:02:00.002+02:002012-01-04T22:06:01.565+01:00Nomen ignomenI dittatori al tramonto dopo la cosiddetta 'primavera araba', condividono almeno un paradosso, quello dei loro nomi.<br>
<br>
Assad, si chiama il macellaio di Siria, cioè "il leone". Ma è un leone che sbrana il proprio popolo, i propri figli. <br>
Così lo rappresenta anche la vignetta di <a href="http://mahjoob.com/en/archives/view.php?cartoonid=3416&Y=2011&M=04">Mahjoob</a>:<br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilbDXuQWsQ6EG70WgP_SE2I_rvHvC0XQbGBEJ7hzTyYYDrZsQsxAOqMwwRLlg-Ndtq7EwB9FZBI9m_fuwQG87iZgjZ7QFdRrFKnDWKjLrlIswMibxJ611YZUkeNGaR0TIglSXNFP9HY_E5/s1600/assad+lions+club.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilbDXuQWsQ6EG70WgP_SE2I_rvHvC0XQbGBEJ7hzTyYYDrZsQsxAOqMwwRLlg-Ndtq7EwB9FZBI9m_fuwQG87iZgjZ7QFdRrFKnDWKjLrlIswMibxJ611YZUkeNGaR0TIglSXNFP9HY_E5/s400/assad+lions+club.jpg" width="400"></a></div>
<br>
Gheddafi, lui si chiama Muammar: in arabo "il costruttore".<br>
Ha distrutto la Libia e fino all'ultimo annuncia nuovi disastri, la volontà di lasciare solo terra bruciata al nemico.<br>
<br>
In Yemen, l'uomo al comando che ha diffuso la corruzione si chiama Saleh.<br>
Che significa… "il riformatore"!<br>
<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/09/nomen-ignomen.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-71420637205507175522011-04-13T14:01:00.002+02:002011-06-09T17:16:57.515+02:00Gli amici del terrorista<b>Lula e Dilma rifiutano l'estradizione di Battisti</b><br>
<br>
Come era prevedibile e previsto (vedi <a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/04/lula-stopper-battisti-libero.html">Lula Stopper, Battisti libero?</a>), il Presidente brasiliano uscente ha respinto la richiesta italiana di estradizione. Malgrado l'avviso favorevole all'estradizione dato dal Supremo Tribunale Federale (STF), l'esecuzione di un atto nei confronti di una nazione straniera rientra nelle competenze del Presidente, che le ha usate per le ragioni che vedremo in dettaglio.<br>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu0APvTFX-ZE0EdZOCfw0rtzwY9Un6lWIGC3DNvONbmf3LtT7-ezy0nK729rTcNbOfCe72E65MJvRIRWx0HKkoFzXyILQ9DrBUoQ50m8whyphenhyphenVv8OBdPQsC0g01y9VeIkBRR_US7yd8CeFsD/s1600/Gilmar+Mendes+e+Cesare+Battisti.jpg" linkindex="1865" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu0APvTFX-ZE0EdZOCfw0rtzwY9Un6lWIGC3DNvONbmf3LtT7-ezy0nK729rTcNbOfCe72E65MJvRIRWx0HKkoFzXyILQ9DrBUoQ50m8whyphenhyphenVv8OBdPQsC0g01y9VeIkBRR_US7yd8CeFsD/s320/Gilmar+Mendes+e+Cesare+Battisti.jpg" width="320"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gilmar Mendes e Cesare Battisti</td></tr>
</tbody></table>E seguendo un copione stazzonato, la cagnara italiana è ripresa, tra urla rabbiose, espressioni di disgusto e roboanti minacce ("Il Pdl promette vendetta in Parlamento" titolava <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=WEMUB" linkindex="1866"><i>Libero</i> il 30 dicembre</a> (si noti che la decisione è del 31) <br>
Il tratto di fondo di questa ondata della campagna è quello già visto: insulti a di Battisti, estesi al Brasile, ed ora ovviamente anche a Lula. <br>
La lirica che la compone è a tratti visionaria: "Battisti resterà libero Di uccidere la giustizia" (così Mario Cervi su <i>Il giornale</i> 30.12.10).<br>
"Il terrorista rosso è collegato ai servizi sovietici... può ricattare tutti, ecco perché resta in Brasile" così titola la rivelazione del bombastico Piero Laporta, che arriva a resuscitare lo spettro del KGB, pubblicata in <i>Italia Oggi</i> 31.12.10. <br>
<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/04/gli-amici-del-terrorista.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-5749403862931187502010-11-05T09:19:00.012+01:002012-01-04T22:06:16.379+01:00La bellezza è per strada<b>Memoria simbolica</b><br>
Risate gioiose salgono su col fresco della notte. <br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK2uAk9CAL5bhH-5cNN91lApryZxwU-6Ni5veXziFvivF3rXHRc9cvTc3EZh61yeiT0o7m8D6mlU_jOeyi_8QkxQQtvWfkboq8C4rqsRtIV6cacmJTcSqBLah0bS3MQClXgq5SPeQFSSl3/s1600/LaBeauteEstDansLaRue.jpg" imageanchor="1" linkindex="136" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK2uAk9CAL5bhH-5cNN91lApryZxwU-6Ni5veXziFvivF3rXHRc9cvTc3EZh61yeiT0o7m8D6mlU_jOeyi_8QkxQQtvWfkboq8C4rqsRtIV6cacmJTcSqBLah0bS3MQClXgq5SPeQFSSl3/s400/LaBeauteEstDansLaRue.jpg" width="266"></a>Due ragazze si affacciano nella vetrina illuminata della bettola alternativa, giù dall'altra parte della strada. Le due eleganti silhouettes ora si annusano, le mani in tasca. Gli altri passanti sono arredamento che si allontana. Una protende il viso verso l'altro, la bacia, si baciano, e s'incamminano come se il marciapiede fosse improvvisamente diventato un tappeto di nuvole.<br>
La bellezza è per strada.<br>
Era lo slogan apparso in un manifesto del '68 francese, una di quelle serigrafie che, emulando le scritte murali senza grigi e senza compromessi, dicevano tutto in una botta.<br>
Come il sampietrino lanciato dalla ragazza: la ribellione è giusta, è violenta, è bella, è ciò che conta.<br>
<br>
I cubetti di porfido, i selci, il pavé delle strade<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/11/la-bellezza-e-per-strada.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-44405029983651916802010-09-26T18:58:00.004+02:002010-09-27T02:20:58.788+02:00Algeri, porto delle rivoluzioni (4)<b>Di ambasciatori e di aeroplani presi in prestito</b><br>
La liberazione di prigionieri politici in cambio di personalità catturate da gruppi guerriglieri armati, come nel caso dei <i>banidos</i> (esuli) brasiliani sbarcati ad Algeri raccontato nella puntata precedente, fu una forma d'azione che trovò il suo apogeo nel 1970.<br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2SLx0OF_r0eNg9JbQuSNm4ARfLhVgWl5zRWN6MlSftk62DYzaQsO6qjtZy5iZAUAetxx5FzvCVy5PeV9XqSZz9J9JJFbLyOp3nHOf-TagDi9bQCbfGsoBLTnXo-zxfe_lYgUcuWLoYmiV/s1600/Leila+Khaled+1969-2006.jpg" imageanchor="1" linkindex="23" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2SLx0OF_r0eNg9JbQuSNm4ARfLhVgWl5zRWN6MlSftk62DYzaQsO6qjtZy5iZAUAetxx5FzvCVy5PeV9XqSZz9J9JJFbLyOp3nHOf-TagDi9bQCbfGsoBLTnXo-zxfe_lYgUcuWLoYmiV/s400/Leila+Khaled+1969-2006.jpg" width="400"></a></div><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/12/algeri-porto-delle-rivoluzioni-3.html" linkindex="24">Come si è detto</a>, il 4 settembre 1969, in Brasile, fu sequestrato l'ambasciatore statunitense Charles Burke Elbrick, per il cui rilascio furono liberati quindici prigionieri politici. L'azione venne presa a modello e riprodotta da numerosi gruppi armati, che la consideravano una forma di lotta capace di esprimere simbolicamente la radicalità dello scontro con il potere locale ed internazionale, ed al tempo stesso di ottenere la libertà dei prigionieri politici.<br>
<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/09/algeri-porto-delle-rivoluzioni-4.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-35365133106045686622010-04-19T00:52:00.012+02:002010-09-27T02:00:52.685+02:00Lula stopper, Battisti libero?<br>Da dicembre 2009 si attendeva la pubblicazione della decisione del Supremo Tribunale Federale brasiliano (STF) sull’estradizione di Cesare Battisti: il Presidente Lula, chiamato a dire l’ultima parola, aveva sempre rinviato alla pubblicazione ufficiale del cosiddetto ‘acórdão’ per pronunciarsi.<br>
Ora ce l’ha, e potrà decidere. La decisione è stata pubblicata sul <a href="http://www.stf.jus.br/arquivo/djEletronico/DJE_20100415_067.pdf">giornale ufficiale del STF del 16 aprile 2010</a> (pag. 19 e 20).<br>
Si tratta ancora della versione <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXTO9N9jxWOnWLZWYn3vfIFjnm9rhEQnF3fb3b54CwAlsM4RmvoudjS_tOZMlCH_w9szpbf3nH7uJDBRjERAUZrAD08FtQRJea6HWcpx5h5ebrPHAzWzwUK2MscJEUQDM-07E_hm6xKnk8/s1600/fisiognomica+lombroso.jpg" linkindex="29" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461627979963578770" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXTO9N9jxWOnWLZWYn3vfIFjnm9rhEQnF3fb3b54CwAlsM4RmvoudjS_tOZMlCH_w9szpbf3nH7uJDBRjERAUZrAD08FtQRJea6HWcpx5h5ebrPHAzWzwUK2MscJEUQDM-07E_hm6xKnk8/s200/fisiognomica+lombroso.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 187px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 287px;"></a>sintetica, che riassume otto punti della decisione considerati di interesse giuridico:<br>
1. La validità della concessione di rifugio va considerata materia preliminare nel processo di estradizione.<br>
2. L’eventuale ‘nullità assoluta’ dell’atto amministrativo che concede il rifugio deve essere pronunciata nel processo di estradizione. Viene pronunciata qui per la ‘non-corrispondenza tra i motivi dichiarati ed i fatti addotti alla ipotesi legale invocata come causa di autorizzazione del rifugio’, ed abbondanzialmente per il contrasto con la norma proibitiva della concessione di rifugio.<br>
3. L’omicidio praticato da un membro di una organizzazione rivoluzionaria clandestina, nella normalità di uno stato di diritto e senza proposito politico immediato o connotazione di legittima reazione ad un regime oppressivo, non costituisce un reato politico quale ostacolo all’estradizione.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/04/lula-stopper-battisti-libero.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-56795311275395581362010-04-03T18:54:00.012+02:002010-09-27T01:31:24.235+02:00L'intervista a Sonja e Christian<br><br>
È stata pubblicata sull'edizione domenicale della Tageszeitung (TAZ, quotidiano berlinese di sinistra) del 21.3.2010, l'intervista agli esuli tedeschi in Francia Sonja e Christian, che trovate qui in versione italiana. Sul caso si può vedere anche il post '<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/11/quando-la-memoria-si-fa-vendetta.html" linkindex="16">Quando la memoria si fa vendetta</a>'.<br>
<br>
<span style="font-weight: bold;">Revolutionäre Zellen</span><br>
Sfuggiti per 22 anni ai cacciatori di terroristi. Sonja Suder e Christian Gauger sulla vita in clandestinità e su ciò che si prova quando si viene scoperti<br>
<span style="font-weight: bold;">"Guardi sempre se c'è qualcuno dietro di te"</span><br>
di Andreas Fanizadeh<br>
<br>
<span style="font-weight: bold;">taz: Signora Suder, signor Gauger, quando vi siete accorti per la prima volta di essere osservati?</span><br>
<span style="font-weight: bold;">Sonja Suder:</span> Era l'estate 1978. Eravamo appena tornati a Francoforte da una gita nel sud della Francia. Alle 6 di mattina ci siamo mossi per montare il nostro stand al mercato delle pulci all'Eisernen Steg sul Mainufer.<br>
<span style="font-weight: bold;">E li avete notato che qualcuno vi seguiva?</span><span style="font-weight: bold;">Suder</span>: Alle sei di mattina è evidente se qualcuno ti sta dietro dalla porta di casa fino al mercato, dove poi non monta un suo stand. Al pomeriggio l'abbiamo comprovato ed era chiaro: eravamo osservati. Era un caldo giorno d'estate a Francoforte, credo in agosto. E dovemmo prendere una decisione.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/04/lintervista-sonja-e-christian.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-34962352573898421372010-03-05T15:51:00.015+01:002010-09-27T01:24:25.270+02:006 marzo 1970, New York<span style="font-weight: bold;"><br>
I Weathermen ricordano</span><br>
Quaranta anni dopo, due ex dirigenti della Weather Underground Organization (WUO) commemorano i compagni caduti in un drammatico episodio che segnò la vita e le lotte di molti.<br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNpfaUPfnnoM3gRrUZ_yZxuRJAx5D32WlHvyYW1eE5gZLA0PTN1KOUwdUi-HFElSOqJ4nrfotkgFIp-0M1243P5amuTzbzhz2YFw63Un8aXHIoW9YOCvOHi0ZWXA00Xe1m4ilNUPgzRaW/s1600-h/piecenow.jpg" linkindex="31" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5445163523419698130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNpfaUPfnnoM3gRrUZ_yZxuRJAx5D32WlHvyYW1eE5gZLA0PTN1KOUwdUi-HFElSOqJ4nrfotkgFIp-0M1243P5amuTzbzhz2YFw63Un8aXHIoW9YOCvOHi0ZWXA00Xe1m4ilNUPgzRaW/s320/piecenow.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 200px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 408px;"></a> <br>
<blockquote>Un titolo sulla prima pagina del New York Times del 7 marzo 1970 annunciava: "Palazzina demolita da esplosioni e fuoco; trovato il corpo di un uomo". L'articolo decriveva un'elegante costruzione in mattoni a vista nel Greenwich Village, distrutta da tre grosse esplosioni e da un fuoco furioso "probabilmente causati da una fuga di gas" verso mezzogiorno di venerdì 6 marzo.<br>
</blockquote><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/03/6-marzo-1970-new-york.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-2630242701607839072010-02-27T17:23:00.009+01:002012-01-04T22:08:07.864+01:00Terrorista in cattedra?<b> </b><b> </b><br>
<b>Sì, Irmgard Möller deve poter parlare</b><br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6I3wOC_eJHicmXfUTrBVzoexyO6GxxP_eaycUv4TvRAJKs9ZQdq9jG-lo-2m5Mdwkyp9mMtFOi3np1wmUiN7HosfEuxfEmRVAu8A6kHNmBYxc9_jKTYv2l7XNxnDUa0D4_bZK_XluHyxG/s1600-h/rafrafraf.jpg" imageanchor="1" linkindex="30" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="142" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6I3wOC_eJHicmXfUTrBVzoexyO6GxxP_eaycUv4TvRAJKs9ZQdq9jG-lo-2m5Mdwkyp9mMtFOi3np1wmUiN7HosfEuxfEmRVAu8A6kHNmBYxc9_jKTYv2l7XNxnDUa0D4_bZK_XluHyxG/s200/rafrafraf.jpg" width="200"></a>Ce l'hanno fatta, son di nuovo riusciti a titolare "terrorista in cattedra". Un'espressione surreale, sinonimo e compendio di "cattivo maestro", ormai tanto abusata da essere percepita, non più come spauracchio per gli onesti democratici, ma come un fantasma da complesso freudiano.<br>
Tanta onorificenza per l'annuncio di un un'esposizione accompagnata da un incontro con Irmgard Moeller, ex militante della Rote Armee Fraktion (RAF) e come tale a lungo incarcerata in Germania.<br>
<span class="fullpost"><br>
L'esposizione, intitolata 'Perché il fuoco non muore', presenta il lavoro di Paolo Neri, un'opera coraggiosa per la scelta del soggetto, per il suo trattamento e per il materiale usato. Si tratta di grandi ritratti di militanti della RAF morti nelle carceri della Repubblica Federale Tedesca, realizzati in mosaico di marmo.<br>
</span><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/02/terrorista-in-cattedra.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-53895298583534533222010-02-22T01:01:00.004+01:002013-05-05T17:07:04.404+02:00Geraldo Vandré<b> </b><br>
<b>La vita non si riassume in festivals</b><br>
Al culmine della finale del festival musicale, nel gremito stadio brasiliano, il pubblico fischia la canzone vincitrice e acclama la seconda classificata.<br>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsNRoMc7i3_jkXUhmiWiyL3VzFiM624CcuB2B2uHr_XPulSrEHXIYBx8C4GGMS6SFSyYAqgPYm7N9hHcT0OvICmXbOkF9HyZwHQEJ6Y6zTnZz_rsVSOgf0_BHTCbNRe2z1Nb1rlu2BAFCK/s1600-h/GeraldoVandre.HoradeLutar(1965).jpg" imageanchor="1" linkindex="52" style="clear: left; float: left; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsNRoMc7i3_jkXUhmiWiyL3VzFiM624CcuB2B2uHr_XPulSrEHXIYBx8C4GGMS6SFSyYAqgPYm7N9hHcT0OvICmXbOkF9HyZwHQEJ6Y6zTnZz_rsVSOgf0_BHTCbNRe2z1Nb1rlu2BAFCK/s200/GeraldoVandre.HoradeLutar(1965).jpg" width="200"></a><br>
<br>
È il 1968, e nel Maracanãzinho (il piccolo Maracanà a Rio de Janeiro, 13.613 posti) la giuria del III Festival Internazionale della Canzone nomina vincitrice <i>Sabià</i>, di Chico Buarque e Tom Jobim, eseguita da Cynara e Cybele. <br>
La folla protesta, avrebbe preferito <i>Pra não dizer que não falei das flores</i>, il cui autore, dal palco, cerca di calmarla. <br>
"Sapete che penso?" dice Geraldo Vandré, affrontando col microfono la mareggiata di voci, "penso che Antonio Carlos Jobim e Chico Buarque de Hollanda meritano il nostro rispetto. La nostra funzione è fare canzoni. La funzione di giudicare, in questo momento, è della giuria che sta lì." (fischi) "Ancora un cosa. A voi che continuate a pensare di appoggiarmi fischiando... per favore..." (fischi) "... c'è solo una cosa, guarda: la vita non si riassume in festivals!".<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/02/geraldo-vandre.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-75663584059072092812010-01-30T14:50:00.016+01:002010-09-27T01:36:03.246+02:00Marx & Che @ RenaultSono capaci di mandarvi a casa un libretto rosso, proprio come quello di Mao. Con su, dorata, una stella a cinque punte e una scritta tipo 'la rivoluzione è alle porte'.<br>
Sono quelli della Renault, che vogliono <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirbEdoP2pHoZJG5ZoBbKzo8AtLR8nEtA5fa78UJ3DAJtZHtWfTTxWuKaa4830C0HgcS610b5y_G1wfNfhSEX9QtDCuMguPuX2bj2xHsUtBDQ3zulow36QB8u0POLLMZ-C8EBlw9ny_hb_o/s1600-h/CheAsBrandIcon.jpg" linkindex="22" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5432531173314369618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirbEdoP2pHoZJG5ZoBbKzo8AtLR8nEtA5fa78UJ3DAJtZHtWfTTxWuKaa4830C0HgcS610b5y_G1wfNfhSEX9QtDCuMguPuX2bj2xHsUtBDQ3zulow36QB8u0POLLMZ-C8EBlw9ny_hb_o/s320/CheAsBrandIcon.jpg" style="cursor: pointer; float: right; height: 159px; margin: 0pt 0pt 10px 10px; width: 212px;"></a>vendere le automobili Dacia nell'Europa centrale e in quella dell'est. Su questi mercati puntava la strategia della casa francese Renault quando si comprò nel 1999 l'industria automobilistica rumena, che aveva contribuito a fondare negli anni '60: i primi modelli della Dacia erano copie delle Renault 8 e 12.<br>
Oggi, la loro campagna propone slogan come 'automobilisti di tutto il mondo, unitevi!', 'ogni rivoluzione comincia dalla strada', 'la limousine del popolo', 'per la classe operaia', e come testimonial compaiono dei volti famosi come quello di Mao Zedong, del Che e di Karl Marx.<span class="fullpost"></span><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2010/01/marx-che-renault.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-46865476961885818782009-12-25T19:40:00.020+01:002010-11-21T10:02:21.994+01:00Algeri, porto delle rivoluzioni (3)<span style="font-weight: bold;"><br>
È arrivato un aereo carico di banditi</span><br>
Solo pochi mesi prima dell'arrivo ad Algeri di Tim Leary, l'evaso psichedelico, uno sbarco ben più impressionante di prigionieri politici in fuga aveva attirato la stampa internazionale all'aereoporto di Dar-el-Beida.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc_u6tCPrpkG4gYFt2bqAJB4E9zPLneEeMlJQH6s35i29kuOGbskmexQH-jlzFJxUsXSN0rWznUPZVwbhw3xpvGdeUjhKthyqlFR3214u1TzJWIuMZ-xcd55XkbnW5hSVPuFAO5AmzBTyu/s1600-h/depardon+2.jpg" linkindex="48" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5419249761372778498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc_u6tCPrpkG4gYFt2bqAJB4E9zPLneEeMlJQH6s35i29kuOGbskmexQH-jlzFJxUsXSN0rWznUPZVwbhw3xpvGdeUjhKthyqlFR3214u1TzJWIuMZ-xcd55XkbnW5hSVPuFAO5AmzBTyu/s320/depardon+2.jpg" style="cursor: pointer; float: right; height: 185px; margin: 0pt 0pt 10px 10px; width: 413px;"></a><br>
Il 15 giugno 1970, 40 detenuti erano stati rilasciati dal governo brasiliano, in cambio dell'ambasciatore tedesco catturato in Brasile dai guerriglieri urbani. Ufficialmente, erano 'banidos', cioè messi al bando, secondo una legge che appunto permetteva al regime di espellere i propri cittadini, e che oggi è proibita dalla nuova Costituzione brasiliana.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/12/algeri-porto-delle-rivoluzioni-3.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-83122298444258907612009-11-19T23:33:00.014+01:002010-09-27T01:59:31.266+02:00Quando la memoria si fa vendetta<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji7WDQosm37On_1aZtAFqF-X2OkXLd2M4UjFk_YTsQyLjuePWpeIBFJQB6TRMCZbi6gV2ke_MhJTQYJn1Ynb8f_uBfW0rqR2HiMfO3LkzHHXADRfctvZbEI2OSr6MU8Y91JMwNINASgeM_/s1600/dangerextradition.jpg" linkindex="31" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5405953314160897586" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji7WDQosm37On_1aZtAFqF-X2OkXLd2M4UjFk_YTsQyLjuePWpeIBFJQB6TRMCZbi6gV2ke_MhJTQYJn1Ynb8f_uBfW0rqR2HiMfO3LkzHHXADRfctvZbEI2OSr6MU8Y91JMwNINASgeM_/s320/dangerextradition.jpg" style="cursor: pointer; float: right; height: 208px; margin: 0pt 0pt 10px 10px; width: 245px;"></a><span style="font-weight: bold;"><br>
Ancora due estradizioni</span><br>
Fatta a pezzi la dottrina Mitterrand, la Francia non si vergogna più di tradire la parola data, di rinnegare l’ospitalità concessa.<br>
Stavolta sono due ex-militanti tedeschi degli anni ’70 a subire la vendetta di Stato.<br>
La loro storia ripropone le assurdità di quella di Paolo Persichetti, Cesare Battisti e Marina Petrella.<br>
Come i militanti italiani, anche Sonja Suder (oggi 76 anni) e Christian Gauger (68) si erano rifugiati in Francia, dopo aver militato nelle Revolutionäre Zellen (RZ), organizzazione autonoma di cui s’è parlato nel <a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/08/un-valpreda-per-bologna.html" linkindex="32">post sulla strage di Bologna</a>.<br>
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/11/quando-la-memoria-si-fa-vendetta.html#more">leggere tutto il post...>></a>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3818664621066927306.post-87553907241830439872009-11-08T20:29:00.020+01:002011-06-09T17:20:47.465+02:00Materiali sul caso Battisti<span style="font-weight: bold;"><br />
News dal Supremo</span><br />
<br />
Si è già detto, in un <a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/04/tutti-pazzi-per-battisti.html">post precedente</a>, di come il Supremo Tribunale Federale (STF) brasiliano offra una notevole trasparenza sui propri atti grazie al suo sito web, che consente al pubblico di seguire l'andamento di processi in corso, come quello per l'estradizione di Cesare Battisti [si veda <a href="http://www.stf.jus.br/portal/processo/verProcessoAndamento.asp?numero=1085&classe=Ext&origem=AP&recurso=0&tipoJulgamento=M">qui Ext. 1085</a>].<br />
C'è di più: le udienze vengono diffuse in diretta televisiva ed ora anche via YouTube.<br />
La <a href="http://www.tvjustica.jus.br/">TVJustiça </a>include le udienze del STF tra i suoi programmi, accessibili anche in rete. Sarà così possibile, per chi lo voglia, seguire la prossima udienza (12.11.09) della causa Battisti via Internet, occorre collegarsi <a href="http://www.tvjustica.jus.br/grade.php?dia=12&mes=11&ano=2009">a questa pagina</a> tenendo ovviamente presente la differenza di fuso orario con quello di Brasilia.<br />
Su YouTube, il Supremo ha aperto un proprio <a href="http://www.youtube.com/stf">canale ufficiale</a>, dove <span class="fullpost"> si possono vedere le <a href="http://www.youtube.com/user/STF#grid/user/1AA3507D7ED69D15">registrazioni dell'udienza del 9 settembre 2009</a>. Com'è noto, durò circa 9 ore, e seguire i 15 video per intero non è certo facile.<br />
Nella stessa udienza, oltre che sulla domanda di estradizione, si discute e decide anche sul 'mandado de segurança' che l'Italia ha sollevato contro la decisione del Ministro di giustizia di concedere rifugio politico all'ex militante italiano.<br />
<br />
Con pratiche e modi tutti italiani, il Ministro di giustizia è stato messo 'sotto accusa' davanti al Supremo, senza neppure aver la possibilità di esprimersi, come ha notato il giudice Eros Grau nel suo intervento. Come si può anche leggere nella sua <a href="http://www.scribd.com/doc/22282101/STF-Ext1085-Voto-Eros-Grau">dichiarazione di voto (p.6), Eros Grau</a> definisce molto grave l'iniziativa ed il modo in cui si presenta. Perché il Ministro di giustizia, di fronte a delle affermazioni molto serie come quelle fatte dall'Italia, dovrebbe poter disporre del diritto di difendersi non solo in quanto Ministro, ma anche personalmente: l'accusa italiana parla infatti esplicitamente di un atto compiuto "con l'obiettivo di ostacolare il processo di estradizione", costruito su "affermazioni false" e addirittura mosso "da interesse personale".<br />
<br />
Questo è uno dei 15 video del STF, con l'intervento del Ministro Joaquim Barbosa, che pure ha votato contro il mandado de segurança e per l'estinzione della pratica di estradizione di Battisti:<br />
<object height="300" width="100%"><param name="movie" value="http://http://www.youtube.com/v/6cMJ2EzJWg0&hl=en&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/6cMJ2EzJWg0&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="300" width="100%"></embed></object><br />
<br />
Dice il ministro Joaquim Barbosa, ai minuti 2'30''-4'54'' :<br />
</span><br />
<blockquote><span class="fullpost">Apro qui una parentesi per commentare un aspetto di questa procedura che ben illustra la mia perplessità sul dover discutere il 'mandado de segurança'.</span><br />
<span class="fullpost">Perplessità che riguarda anche l'arroganza con cui la Repubblica Italiana tratta anzi litiga, in questo caso, come ben ha dimostrato dalla tribuna l'illustre avvocato Barroso.</span><br />
<span class="fullpost">È che la documentazione dimostra come la Repubblica Italiana fece una prima richiesta di estradizione, che venne respinta dal Governo francese. Contro quella decisione non presentò ricorso, come fa ora qui, e come avrebbe potuto.</span><br />
<span class="fullpost">Al contrario, rimase inerte per più di 12 anni aspettando il cambiamento della composozione politico-ideologica del Governo della Francia.</span><br />
<span class="fullpost">Qui invece, non solo viene a contestare in modo raramente aggressivo la decisione del Governo brasiliano, al punto che l'ambasciatore accreditato presso il nostro Paese ha avuta l'audacia di sollecitare insistentemente udienza a questo membro della Corte, per portare, in un'udienza priva della necessaria trasparenza, le ragioni della Repubblica Italiana.</span><br />
<span class="fullpost">Devo dire che mi rifiutai di riceverlo da solo, perché ritengo inappropriato questo tipo di gestione nei confronti di una Corte di giustizia di un paese sovrano, da parte di un rappresentante di una potenza straniera.</span><br />
<span class="fullpost">Questo perché ritengo che la corretta interlocuzione degli agenti diplomatici stranieri vada fatta con gli organi competenti previsti dall'ordine giuridico brasiliano, e questo è il Ministero degli affari esteri. Con tutto questo, indicai al mio gabinetto di mettere in agenda una riunione nella quale fossero presenti l'avvocato della Repubblica Italiana, accompagnato dal signor ambasciatore, e dall'altro lato il rappresentante legale dell'estraditando. E così si fece. (...)</span></blockquote><span class="fullpost">La relazione del ministro Cezar Peluso è in questo documento di 150 pagine che comprende la sua dichiarazione di voto:<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="300" id="doc_593137354083459" name="doc_593137354083459" width="100%"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282105&access_key=key-10cib5konq0jck6tz7r1&page=1&version=1&viewMode=list"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="list"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282105&access_key=key-10cib5konq0jck6tz7r1&page=1&version=1&viewMode=list" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_593137354083459_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="list" align="middle" height="300" width="100%"></embed> </object><br />
Peluso conclude per l'estradizione di Battisti, "sotto la condizione formale della commutazione della pena dell'ergastolo in una pena detentiva non superiore a 30 anni, con detrazione del periodo in cui è incarcerato in questo paese" (ultimo paragrafo).<br />
Nell'esposizione, il relatore aveva ricordato l'Italia aver chiarito che l'ergastolo "non implica che i condannati a tale pena debbano permanere detenuti in prigione per tutta la durata della vita". Ed aver presentato una nota analitica che spiega come il sistema penitenziario italiano attui l'articolo 27 paragrafo 2 della Costituzione, che recita: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione" (pag. 4).<br />
In seguito, aveva richiamato la giurisprudenza, che afferma "L'estradizione sarà accolta dal STF soltanto se, trattandosi di delitti punibili con l'ergastolo, lo Stato richiedente assuma formalmente, davanti al Governo brasiliano, l'impegno a commutarla in una pena non superiore alla durata massima ammessa nella legge penale del Brasile."<br />
<br />
Si noti che non è, questo, un argomento della difesa, ma una coerente applicazione della legge e della sua più attuale interpretazione.<br />
Una pubblicazione dello stesso STF ricorda il cambiamento di giurisprudenza avvenuto con la sentenza citata e menziona l'ultima sentenza che lo afferma, firmata dal proprio Gilmar Mendes nel 2007 (pag. 15):<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="500" id="doc_690716294002173" name="doc_690716294002173" width="450"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282098&access_key=key-bald3hr0xod0j7529py&page=15&version=1&viewMode=book"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="book"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282098&access_key=key-bald3hr0xod0j7529py&page=15&version=1&viewMode=book" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_690716294002173_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="book" align="middle" height="500" width="450"></embed> </object><br />
<br />
Nel caso di una decisione favorevole all'estradizione, questa clausola passa nelle mani del Governo, che deve decidere di consegnare l'estradato. Se vuole estradarlo, deve ritenere di avere la garanzia formale che l'ergastolo 'con 6 mesi di isolamento diurno' è commutato in una pena non superiore a 30 anni.<br />
Trattandosi di una sentenza passata in giudicato, per l'Italia non sarà facile trovare una soluzione che al Presidente brasiliano Lula non suoni una presa in giro.<br />
Gabellare, come ha fatto sin qui, le possibilità di allentamento del regime carcerario (permessi di uscita, semilibertà, liberazione condizionale, liberazione anticipata, lavoro esterno) per dire che l'ergastolo italiano è 'virtuale', non basterà.<br />
I benefici del regime di progressiva reintegrazione sociale del condannato esistono anche in Brasile per la massima pena di reclusione, che appunto è di 30 anni.<br />
<br />
La 'via dei furbetti', l'Italia l'aveva già tentata con il Ministro di giustizia Clemente Mastella. Questi aveva scritto al Brasile quanto citato sopra da Peluso ("l'ergastolo non implica il carcere a vita", vedi il <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=EAN1L">Corriere della Sera 6.5.07</a>), indiscrezione allora non smentita ed ora confermata: questa è la trasparenza all'italiana), venne attaccato dalla destra e dai 'parenti delle vittime' (<a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=EAU6K">La Stampa 7.5.07</a>) con cui 'si scusò' e fece marcia indietro; i primi due paragrafi dell'articolo riprodotto qui (il Giornale 8.5.07)<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="300" id="doc_856236167963200" name="doc_856236167963200" width="100%"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22281249&access_key=key-2i8mfu1f4ry6p3w88boi&page=1&version=1&viewMode=list"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="list"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22281249&access_key=key-2i8mfu1f4ry6p3w88boi&page=1&version=1&viewMode=list" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_856236167963200_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="list" align="middle" height="300" width="100%"></embed> </object><br />
sono chiarissimi: il Ministro italiano afferma aver assicurato alle autorità brasiliane che Battisti non sconterà un vero ergastolo, solo al fine di ottenerne l'estradizione, e garantisce 'assolutamente' che Battisti non godrà di alcun beneficio penitenziario: "Insomma l'esatto contrario di quanto affermato nella lettera", conclude il quotidiano di destra.<br />
<br />
Ciò provocò l'invio di una lettera aperta degli ergastolani italiani al Presidente Lula [<a href="http://www.carmillaonline.com/archives/2009/03/002986.html">vedi qui</a> o <a href="http://www.informacarcere.it/campagna_ergastolo.php?IDERG=283&goal=lettera">qui</a>] come ricorda l'<a href="http://altronline.it/node/910">unico articolo recente apparso in proposito, su l'Altro</a>, che dice inoltre come l'attuale Ministro di giustizia, Angelino Alfano, segua la stessa linea di convincere il brasiliani che l'ergastolo italiano sia solo "un concetto virtuale" e che non oltrepasserebbe i 26 anni di reclusione. E chiarisce:<br />
</span><br />
<blockquote><span class="fullpost">La concessione della liberazione condizionale, dopo il ventiseiesimo anno di reclusione, resta solo un'ipotesi sottomessa alla discrezionalità della magistratura, per altro difforme da tribunale a tribunale e sempre più impraticabile a causa di una giurisprudenza restrittiva che lega il fine pena ad atti pubblici di contrizione e pentimento degni dell'epoca dell'inquisizione. La legge per altro esclude tutti quelli che sono sottoposti al carcere duro (oltre 500 sono in regime di 41 bis). I detenuti rinchiusi da oltre 20 anni sono 1648, tra questi 56 hanno superato i 26 anni e 37 sono andati oltre i 30. Il record riguarda un detenuto rinchiuso nel carcere di Frosinone con ben 39 anni di reclusione sulle spalle.</span></blockquote><span class="fullpost"><span style="font-weight: bold;">Su fondo di galera</span><br />
Gli scenari possibili vedono sia l'eventualità che il Supremo respinga la domanda d'estradizione (per la possibile partecipazione al voto del ministro Toffoli appena nominato al STF, o per l'eventualità che il presidente del STF Gilmar Mendes non voti in caso di parità lasciando valere il principio favor libertatis) sia che la domanda venga accolta dal STF e che il Governo si debba pronunciare sull'esecuzione effettiva dell'estradizione di una persona cui ha concesso rifugio.<br />
<br />
Questa seconda ipotesi appare la più probabile; lo stesso Ministro Genro, nella sua unica intervista ad un giornale italiano (Liberazione 11.10.09 vedi riquadro)<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="300" id="doc_4045783579842" name="doc_4045783579842" width="100%"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22281248&access_key=key-2obfrq81gghig03wqcmr&page=1&version=1&viewMode=list"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="list"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22281248&access_key=key-2obfrq81gghig03wqcmr&page=1&version=1&viewMode=list" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_4045783579842_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="list" align="middle" height="300" width="100%"></embed> </object><br />
afferma che in caso di parità, il presidente del Supremo darà il voto decisivo (chiaramente in favore dell'estradizione).<br />
Questo esito corrisponde all'intento politico delle manovre di Gilmar Mendes e della destra del paese: cogliere l'occasione di mettere in difficoltà, in concomitanza con la campagna elettorale per la Presidenza, il Governo che offre rifugio ad un "terrorista e criminale" di cui l'autorità giudiziaria ha deciso l'estradizione.<br />
I termini dello scontro sono politici e tutti interni al Brasile, e verteranno su questo conflitto di poteri tra massime autorità.<br />
Gilmar Mendes dovrà dar prova di creatività giuridica nella sentenza, per disarmare la condizione esplicita di commutazione della pena, il cui controllo sarà di competenza del Governo e di Lula.<br />
Tarso Genro, Ministro di quel Governo, diffficilmente si rimangerà la sua <a href="http://www.scribd.com/doc/22282155/Ministro-Justica-Refugio-Politico-Battisti-13-1-09">decisione di concessione del rifugio [qui]</a> - parzialmente <a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/01/cesare-battisti-accolto-in-brasile-gli.html">tradotta qui</a>].<br />
In quella decisione, si citavano i rapporti di Amnesty International sull'Italia, fin'ora quasi irreperibili. Sono adesso accessibili, grazie al prof. Carlos Lungarzo, che ha aperto <a href="http://sites.google.com/site/lungarbattisti/">un sito sul caso Battisti</a>.<br />
I Rapporti annuali sul periodo 1976-82 sono qui:<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="300" id="doc_18635782547952" name="doc_18635782547952" width="100%"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22249190&access_key=key-1fuvlytatan6boldc27o&page=1&version=1&viewMode=list"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="list"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22249190&access_key=key-1fuvlytatan6boldc27o&page=1&version=1&viewMode=list" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_18635782547952_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="list" align="middle" height="300" width="100%"></embed> </object><br />
La serie seguente, sugli anni 1983-89, è <a href="http://www.scribd.com/doc/22249993/Amnesty-International-Report-Italy-on-Years-1983-89">consultabile e scaricabile qui</a>.<br />
Sullo stesso sito si trovano <a href="http://www.scribd.com/people/documents/4835731-damnatio">i singoli rapporti annuali in pdf</a>.<br />
Ed ancora, sempre<a href="http://www.scribd.com/people/documents/4835731-damnatio"> li</a>:<br />
le sentenze dei processi contro i PAC che condannano Battisti,<a href="http://www.scribd.com/doc/22282025/1a-Corte-Assise-Sentenza-PAC-1988"> del 1988</a>, <a href="http://www.scribd.com/doc/22282075/1a-Corte-Assise-d-Appello-Sentenza-PAC-1990-1">del 1990</a> e con l'<a href="http://www.scribd.com/doc/22282067/1a-Corte-Assise-d-Appello-Sentenza-PAC-1990-2">iter storico</a>, e quella <a href="http://www.scribd.com/doc/22282148/2a-Corte-Assise-d-Appello-Sentenza-PAC-1993">del 1993</a>. Sono riprese dal sito dell'<a href="http://www.blogger.com/www.vittimeterrorismo.it/">Associazione vittime del terrorismo</a>, e risultano più difficilmente comprensibili del linguaggio giuridico brasiliano (un confronto sulla trasparenza ed accessibilità di documenti sarebbe impietoso per l'Italia);<br />
-la <a href="http://www.scribd.com/doc/22281250/Carta-Battisti-ao-STF">lettera di Battisti ai giudici del Supremo</a>, del 26.2.09<br />
-la <a href="http://www.scribd.com/doc/22281246/Lettera-Cossiga-a-Battisti-2008">lettera dell'ex Presidente italiano Francesco Cossiga a Cesare Battisti</a>, del 6.2.2008<br />
-"Il caso Battisti" pubblicato dalla redazione di Carmilla nel 2004 :<br />
<object align="middle" classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,0,0" height="480" id="doc_750712035564744" name="doc_750712035564744" width="500"> <param name="movie" value="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282151&access_key=key-12btq37gb3lmr82xm1ny&page=1&version=1&viewMode=book"><param name="quality" value="high"><param name="play" value="true"><param name="loop" value="true"><param name="scale" value="showall"><param name="wmode" value="opaque"><param name="devicefont" value="false"><param name="bgcolor" value="#ffffff"><param name="menu" value="true"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><param name="salign" value=""><param name="mode" value="book"><embed src="http://d1.scribdassets.com/ScribdViewer.swf?document_id=22282151&access_key=key-12btq37gb3lmr82xm1ny&page=1&version=1&viewMode=book" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" play="true" loop="true" scale="showall" wmode="opaque" devicefont="false" bgcolor="#ffffff" name="doc_750712035564744_object" menu="true" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" salign="" type="application/x-shockwave-flash" mode="book" align="middle" height="480" width="500"></embed> </object><br />
<br />
Quanto al Cesare in carne ed ossa, resterà probabilmente ancora in carcere. Una notizia sulla pagina di <a href="http://www.stf.jus.br/portal/processo/verProcessoAndamento.asp?numero=1085&classe=Ext&origem=AP&recurso=0&tipoJulgamento=M">accompagnamento processuale del STF</a> fa riferimento ad un'udienza che si dovrebbe tenere a Rio de Janeiro il 23 novembre 2009, per giudicare la causa contro di lui per i documenti falsi. È un modo che evita al STF di pronunciarsi sulla sua scarcerazione, e che permetterà all'Italia di non scontare, come invece dichiarato dal relatore Peluso, il tempo di carcerazione in Brasile dal computo della pena da eseguire.<br />
Proprio in questi giorni il Supremo ha respinto la domanda di un estradato in Italia, che voleva fosse intimato dall'STF alle autorità italiane il rispetto della decisione di estradizione sul computo del carcere estradizionale. La sentenza (caso Nigretti, <a href="http://www.stf.jus.br/portal/processo/verProcessoAndamento.asp?numero=1005&classe=Ext%20&origem=AP&tipoJulgamento=M&recurso=0">Ext. 1005</a>) non è ancora pubblicata, ma l'argomento del STF sembra essere che la carcerazione in Brasile fosse 'anche' per reati locali - in quel caso reati legati al traffico di droga, ma lo stesso varrà per l'uso di documenti falsi di Battisti.<br />
In ogni caso l'udienza del 12 novembre aprirà una nuova fase, in cui lo scontro si giocherà soprattutto sul piano politico e della comunicazione, i giudici non avendo più, una volta emanata la sentenza, occasione di pronunciarsi.</span><br />
<span class="fullpost"><br />
</span><br />
<span class="fullpost">---<br />
</span><br />
<span class="fullpost"><b>Post sul tema (il più recente in fondo):</b><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/01/cesare-battisti-accolto-in-brasile-gli.html">Cesare Battisti accolto in Brasile</a><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/01/informazione-e-comunicazione-nel-caso.html">Informazione e comunicazione nel caso Battisti</a><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/01/il-fantasma-di-copacabana-colpisce.html">Il fantasma di Copacabana colpisce ancora</a><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/01/lintervista-cesare-battisti.html">L'intervista a Cesare Battisti</a><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/04/tutti-pazzi-per-battisti.html">Tutti pazzi per Battisti?</a><br />
<a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2009/11/materiali-sul-caso-battisti.html">Materiali sul caso Battisti</a></span><br />
<span class="fullpost"><a href="">Lula stopper, Battisti libero?</a> </span><br />
<span class="fullpost"><a href="http://lapattumieradellastoria.blogspot.com/2011/04/gli-amici-del-terrorista.html">Gli amici del terrorista</a></span><br />
<span class="fullpost"> </span>dementio memoriaehttp://www.blogger.com/profile/18167136351665086541noreply@blogger.com0