Squatters, Maya e Sans-papiers

Memoria del futuro
Cinque anni fa, il collettivo di squatters di LaBiu, che occupa case vuote a Bienne, nel Giura bernese,
Hotsquat Calendar 2012 - 3
ha cominciato a produrre un calendario, come quelli che ormai se ne fanno a decinaia nel mondo, e che si vogliono 'sexy', chiamato 'Hotsquat'.

Per il 2010 ne uscì un altro, sempre con fotografie di qualità e ispirato a dipinti celebri, mentre il filo conduttore di quello del 2011 erano le fiabe.

Il calendario 2012 è stato realizzato in diverse case occupate europee, tra Bruxelles e appunto la Svizzera.

Ogni collettivo ha proposto tre temi sui quali ha poi lavorato in un altro squat, mettendosi spontaneamente in scena per il fotografo Anthal Thoma. Immagini improvvisate sì, con un bel po' di ketchup, ma anche con una considerevole lavorazione.

HS 2012-5 il bagno di Louis XIV
Il 'making of' del calendario è apparso su youtube e si può vedere qui.

Un altro piccolo video mostra la catena produzione dei 1500 esemplari il cui ricavato di vendita, una volta coperti i costi, sarà destinato ai sans-papiers -quei migranti ed esuli senza documenti che sopravvivono in condizioni di supersfruttamento e di paura-attraverso una scuola autonoma che offre loro dei corsi gratuiti.

I temi del calendario Hotsquat 2012 sguazzano nell'apocalisse.
Il calendario Maya, dicono, finisce nel 2012, ed anche questo calendario squatter sarà l'ultimo.

E siccome, dicono, il 21 dicembre 2012 finirà il mondo, eccoci a rappresentare disastri.
HS 2011-7 la leggenda di Guglielmo Tell
Pare che però i Maya non profetizzassero affatto una fine del mondo di quelle aaaah urliamo strappiamoci i capelli e facciamo le orge, ma l'inizio di una nuova era di coscienza umana, ooooh pane amore e pummarola.
HS 2010-5 déjeuner sur l'herbe
la nascita di Venere in uno squat

Sarà l'età dell'Acquario, dicono i new age dagli anni '60, cantando appunto Aquarius e gli altri pezzi di Hair.

Insomma vedi mai che il prossimo futuro ci riservi una società senza sanspapiers, esuli, prigioni, sfruttamento, guerre e banche.

Il calendario segna il tempo storico, esprime la memoria del futuro, annunciando cosa dovrà accadere, e la trasforma progressivamente in memoria del passato, archiviando cosa è accaduto.
Anche l'ultimo calendario farà, inevitabilmente, lo stesso.
L'unica cosa straordinaria è che annunci il proprio suicidio.
Senza calendario, niente più giorni festivi.
Ma nemmeno quelli lavorativi!


[potete sfogliare i 4 calendari qui su hotsquat.ch]

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